Usare la didattica attiva per valutare l'affidabilità delle fonti
Prospettive. Pregiudizi. Affidabilità. Valutazione delle fonti. Anche se gli studenti della scuola media Parcells studiano documenti di molti anni fa, Alexis Lecznar, insegnante di studi sociali, sa che le competenze che stanno acquisendo in realtà sono più moderne che mai.
Scorriamo i feed dei nostri social media, dove chiunque può pubblicare qualsiasi cosa
, dice Alexis. Per questo stiamo iniziando a spingere i nostri studenti a porsi domande, ad esempio: "Come incide tutto questo quando ho bisogno di trovare informazioni su un argomento che mi interessa? Come faccio a distinguere l'affidabilità e a trovare le fonti delle informazioni raccolte mentre uso Instagram, Facebook o TikTok?"
Gli studenti di Alexis stanno affrontando il tema della tratta degli schiavi occorsa in America tra il XVI e il XIX secolo e, in particolare, della tratta atlantica, ossia il terribile viaggio in cui le navi deportavano gli schiavi attraverso l'oceano Atlantico. L'obiettivo, però, non è solo studiare l'avvenimento in sé, ma imparare a valutare in modo critico le fonti da cui apprendere.
Gli studenti valutano cinque documenti che si differenziano per prospettive e affidabilità, poi collaborano per esporre le proprie valutazioni sull'affidabilità di ciascuno di questi documenti.
Alexis sottolinea l'importanza di saper usare queste competenze anche nel mondo di oggi.
Il mio obiettivo è far studiare come si deve l'argomento ai ragazzi e portarli a capire come usare le competenze di ricerca, verifica, contestualizzazione e raccolta delle informazioni nel mondo reale
, continua. D'altronde, vivono in un modo di influencer. Come possono evitare di farsi fuorviare da tutto questo per capire davvero ciò che è vero e ciò che è falso?
Creare esperienze dinamiche con i display SMART
Durante le lezioni di Alexis, gli studenti possono accedere ai contenuti e dimostrare le conoscenze attraverso gli strumenti disponibili in classe, come i dispositivi personali, il display SMART e Lumio.
Chris Stanley è il responsabile dei dispositivi didattici della scuola pubblica di Grosse Pointe. Sostiene che la scuola si affida ai prodotti SMART da oltre 10 anni perché offrono tantissime opportunità sia agli insegnanti che agli studenti.
L'uso dei display SMART ci aiuta a cogliere il senso profondo dei contenuti. Gli insegnanti non si limitano a trasmettere semplicemente le informazioni
, prosegue. Gli studenti, infatti, non solo le acquisiscono e imparano da esse, ma condividono anche i propri punti di vista, contribuendo a creare un ambiente didattico diversificato.
È questa capacità di diversificare per tutte le modalità di apprendimento che apprezza anche Alexis.
L'uso della tecnologia aiuta a metterci al livello di tutti questi studenti, per poi farli passare a quello successivo
, prosegue.
Chris si occupa della formazione tecnologica e dell'installazione dei dispositivi nella scuola. Il suo miglior consiglio per gli insegnanti che vogliono iniziare a usare questi strumenti?
Non vergognatevi. Di fronte a una novità, dico sempre agli insegnanti di non preoccuparsi perché non possono rompere nulla. E li incoraggio anche a sperimentare, in quanto è il modo migliore per imparare.
È tutta questione di connessioni sociali ed emotive
Alexis osserva che gli argomenti pesanti dal punto di vista emotivo, come la tratta degli schiavi, richiedono una connessione forte tra studenti, insegnante e compagni.
Mi considero una studentessa. Non sono sempre riuscita a svolgere bene il mio lavoro nelle classi con cui non ho stabilito una connessione. Per questo voglio che gli studenti empatizzino con quello che facciamo e con gli altri compagni. Solo così possono affrontare questi temi così seri.
Non credo che esistano strategie sbagliate per provare a rendere le lezioni efficaci. I nostri studenti sono nativi digitali. Sono cresciuti con la tecnologia e la sanno usare perfettamente. Gli unici a esserne spaventati siamo noi. - Kenneth Milch,
preside della scuola media Parcells